venerdì 8 maggio 2015

L'inno dei lavoratori (Turati)


Su fratelli, su compagne,
su, venite in fitta schiera:
sulla libera bandiera
splende il sol dell'avvenir.

Nelle pene e nell'insulto
ci stringemmo in mutuo patto,
la gran causa del riscatto
niun di noi vorrà tradir.

Il riscatto del lavoro
dei suoi figli opra sarà:
o vivremo del lavoro
o pugnando si morrà!
O vivremo del lavoro
o pugnando si morrà!
O vivremo del lavoro
o pugnando si morrà!

La risaia e la miniera
ci han fiaccati ad ogni stento
come i bruti d'un armento
siam sfruttati dai signor.

I signor per cui pugnammo
ci han rubato il nostro pane,
ci han promessa una dimane:
la diman s'aspetta ancor.
 
Il riscatto del lavoro
dei suoi figli opra sarà:
o vivremo del lavoro
o pugnando si morrà!
O vivremo del lavoro
o pugnando si morrà!
O vivremo del lavoro
o pugnando si morrà!

L'esecrato capitale
nelle macchine ci schiaccia,
l'altrui solco queste braccia
son dannate a fecondar.

Lo strumento del lavoro
nelle mani dei redenti
spenga gli odii e fra le genti
chiami il dritto a trionfar.

Il riscatto del lavoro
dei suoi figli opra sarà:
o vivremo del lavoro
o pugnando si morrà!
O vivremo del lavoro
o pugnando si morrà!
O vivremo del lavoro
o pugnando si morrà!

Se divisi siam canaglia,
stretti in fascio siam potenti;
sono il nerbo delle genti
quei che han braccio e quei che han cor.

Ogni cosa è sudor nostro,
noi disfar, rifar possiamo;
la consegna sia: sorgiamo!
Troppo lungo fu il dolor.
 
Il riscatto del lavoro
dei suoi figli opra sarà:
o vivremo del lavoro
o pugnando si morrà!
O vivremo del lavoro
o pugnando si morrà!
O vivremo del lavoro
o pugnando si morrà!

Maledetto chi gavazza
nell'ebbrezza e nei festini,
fin che i giorni un uom trascini
senza pene e senza amor.

Maledetto chi non geme
dello scempio dei fratelli,
chi di pace ne favelli
sotto il pie dell'oppressor.
 
Il riscatto del lavoro
dei suoi figli opra sarà:
o vivremo del lavoro
o pugnando si morrà!
O vivremo del lavoro
o pugnando si morrà!
O vivremo del lavoro
o pugnando si morrà!

I confini scellerati
cancelliam dagli emisferi;
i nemici, gli stranieri
non son lungi ma son qui.

Guerra al regno della Guerra,
morte al regno della morte;
contro il dritto del del più forte,
forza amici, è giunto il dì.

Il riscatto del lavoro
dei suoi figli opra sarà:
o vivremo del lavoro
o pugnando si morrà!
O vivremo del lavoro
o pugnando si morrà!
O vivremo del lavoro
o pugnando si morrà!

O sorelle di fatica,
o consorti negli affanni,
che ai negrieri, che ai tiranni
deste il sangue e la beltà.

Agli imbelli, ai proni al giogo
mai non splenda il vostro riso:
un esercito diviso
la vittoria non corrà.
 
Il riscatto del lavoro
dei suoi figli opra sarà:
o vivremo del lavoro
o pugnando si morrà!
O vivremo del lavoro
o pugnando si morrà!
O vivremo del lavoro
o pugnando si morrà!

Se eguaglianza non è frode,
fratellanza un'ironia,
se pugnar non fu follia
per la santa libertà.

Su fratelli, su compagne,
tutti i poveri son servi:
cogli ignavi e coi protervi
il transigere è viltà.

Il riscatto del lavoro
dei suoi figli opra sarà:
o vivremo del lavoro
o pugnando si morrà!
O vivremo del lavoro
o pugnando si morrà!
O vivremo del lavoro
o pugnando si morrà!